Lazzarelle Bistrot è un spazio dove, attraverso cibo sano e sostenibile e il piacere di bere un ottimo caffè, si partecipa attivamente all’empowerment di donne detenute ed ex detenute.
Il Bistrot, attraverso la somministrazione e la vendita di prodotti dell'economia carceraria punta a raccontare il carcere in maniera differente.
Un punto di snodo e di intreccio di relazioni autentiche dove le donne della Cooperativa Lazzarelle continueranno la propria esperienza di riscatto ed emancipazione tutta femminile.
Contatti
phone: +39 081 359 1152
solo whatsapp: +39 347 9734249
mail: bistrot@caffelazzarelle.org
Al Lazzarelle Bistrot è possibile acquistare i prodotti della Cooperativa Lazzarelle e degustare ottimi piatti preparati con ingredienti freschi e di stagione.
Offriamo servizi di catering e coffee break. Contattaci per un preventivo e rendi speciale un evento con i prodotti Lazzarelle.
Il Bistrot ospiterà mostre fotografiche, convegni, incontri, presentazioni di libri e serate musicali. Seguici sui nostri canali social per non perdere gli eventi settimanali.
Il desiderio è quello di diventare un punto di riferimento culturale e di far conoscere il progetto Lazzarelle e le realtà detentive del nostri paese attraverso i prodotti dell’economia carceraria.
Ogni prodotto infatti rappresenta una persona ed una storia da raccontare.
Nella città di Napoli, in Galleria Principe di Napoli civico 25, di fronte al MANN - Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Al termine della prima fase d'aula, le studentesse e gli studenti partecipano a giornate esplorative sul territorio al fine di toccare con mano alcune delle realtà analizzate in classe.
I ragazzi e le ragazze della III e IV C dell'ISIS Vittorio Veneto hanno visitato Mani Tese a Piazza Cavour, simbolo di solidarietà e giustizia sociale nel cuore della città di Napoli. All'interno della bottega del commercio equo e solidale, oltre ad esplorare i vari prodotti provenienti da economia sociale e carceraria e da piccole cooperative del sud del mondo, si sono confrontati su democrazia, beni comuni, consumo responsabile e critico. In questo modo, gli studenti e le studentesse hanno avuto l'occasione di riflettere sulla libertà e sulla responsabilità, in un ambiente unico che rappresenta da anni uno spazio di resistenza nel cuore di Napoli.
Grazie all'impegno dei volontari di Mani Tese, gli studenti e le studentesse si sono cimentati in un esercizio di dibattito incentrato sul tema delle disuguaglianze socio-economiche e sulla giustizia sociale.
Partendo da un case study realistico di un processo, i ragazzi e le ragazze si sono divisi in tre gruppi immaginando di rappresentare la difesa, l'accusa e la giuria, esercitando sia la propria capacità di immedesimazione e quindi di empatia, che la loro abilità retorica e di strutturazione del pensiero.
Le studentesse dell'Istituto Attilio Romanò, insieme alle operatrici di progetto, hanno visitato Chikù, lo spazio culturale gestito dalle associazioni Chi rom e chi e Kumpania, che da anni realizzano interventi di pedagogia inclusiva e laboratori di teatro sul territorio di Scampia, facendo incontrare la comunità partenopea e quella rom in ottica di collaborazione e sinergia.
All'interno di Chikù sorge un esempio di impresa sociale basato sull'unione tra il patrimonio gastronomico napoletano e quello balcanico. Abbiamo incontrato le donne protagoniste di questa impresa che ci hanno raccontato i loro vissuti e la loro esperienza di riscatto attraverso un lavoro creativo e unico nel suo genere.
Un'occasione preziosa per discutere, insieme in un cerchio, di emancipazione femminile e di indipendenza economica come mezzo per contrastare e superare relazioni interpersonali limitanti, controllanti e violente.
Abbiamo poi scoperto il primo ecomuseo della Campania: MOSS è uno spazio in cui ricordi e suggestioni di diverse comunità si fondono in modi creativi e affascinanti, attraverso il riciclo e il riutilizzo di materiali che riprendono forma attraverso le storie e le voci delle persone del territorio, ma anche le testimonianze dei visitatori.
Il cerchio delle donne da Chikù: insieme alla scoperta di imprenditoria femminile e attivismo che cambiano i quartieri e le periferie.